Il contenuto di resveratrolo è maggiore nei vini rossi. L’effetto di questa sostanza previene l’ossidazione del colesterolo cattivo favorendo la maggiore produzione di quello buono.
Fu così che grazie in particolare agli studi del professor Dipak Das, cominciarono a proliferare pillole ed integratori ricchi di resveratrolo.
Uno dei vini a maggiore contenuto di questa sostanza è il Negroamaro.
Fu così che il tasso di malattie cardiovascolari e mortalità legata al consumo di grassi saturi calò in tutto il mondo e non fu più un problema… o forse no!
Il professor Das in realtà “taroccò” circa 24 studi pubblicati nel 2002 al fine di promuovere gli appositi integratori promuovendo anche altri effetti benefici della sostanza quali un allungamento della vita media e come curativo con azione chemioterapica..
Il resveratrolo è una sostanza polifenolica realmente utile ma i cui “pregi” sono stati ingigantiti per scopi prettamente commerciali.
I meccanismi di come l’alcol interagisca con il sistema sanguigno non sono ancora chiari.
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Vino rosso toglie il medico di torno ?
Rispondiamo alla famosa domanda: " Un bicchiere di vino rosso al giorno toglie il medico di torno? "
Una trasmissione del 1991 della CBS analizzò la correlazione tra mortalità e malattie cardiovascolari ed il consumo di grassi saturi; il tasso era elevato in tutti i paesi la cui alimentazione portava ad abusarne a parte la regione di Tolosa; tale questione è nota come “Il Paradosso Francese”.
Fu così che, analizzando le abitudini della popolazione, si trovò una spiegazione nel moderato ma regolare e quotidiano consumo di vino rosso.
A seguito di questa indagine si cominciarono ad analizzare i componenti del vino in modo da provare ad isolarne gli effetti preventivi sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Si giunse alla conclusione che il resveratrolo (fitoalessina con attività antimircobica), contenuto nelle bucce dell’uva, fosse l’elisir contro i “problemi di cuore”.
