Acquisto nato, come spesso accade, dal consiglio di chi ne sa’ di più a riguardo, ero inizialmente scettico perché viziato dagli ottimi prodotti già degustati in zona “Potranno mica esser tutti così buoni?”

Tiati è uno spumante metodo classico nato da uve di bombino bianco (60%) e aglianico (40%).
Il bombino bianco è un tipico vitigno pugliese, in particolare di questa zona, che, spesso sottovalutato, è stato rivalutato grazie all’impiego proficuo proprio nella spumantizzazione (viene utilizzato anche da Daraprì).

Teanum coltiva il bombino su terreni argillosi e sabbiosi ed effettua la raccolta a mano.
Stiamo parlando di uno de vitigni più antichi del sud, diffuso anche nella parte  bassa dell’Emilia Romagna e componente per vini come il San Severo Bianco ed il Castel del Monte bianco.
Teanum è invece una realtà nata nel 2000 dall’iniziativa di giovani imprenditori che hanno dato linfa all’omonima e precedente cooperativa.

Le uve del “nostro” Tiati pressate pneumaticamente vengono fatte fermentare a temperatura controllata 15-17° ed affinati lasciandoli sostare su feccia fine in acciaio per circa tre mesi.

Il risultato è un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, un perlage fine e molto persistente.
Al naso fiori chiari ed un’evidente profumo di crosta di pane incuriosiscono il degustatore che in bocca avvertirà sapidità, elegante acidità e un piacevolissimo frescore al palato.
Da servire a crica 6-7° ne consigliamo l’abbinamento a piatti di pesce, verdure crude o cucinate in modo delicato, ed ovviamente come aperitivo estivo.
Personalmente l’ho bevuto anche con cefalo alla brace e mi sento di aggiungere che su pesci grassi e sugosi probabilmente trova la sua dimensione ideale.

Il sud e la Daunia continuano a sorprenderci positivamente, la nostra speranza è che questa zona divenga non più una bella “scoperta”, ma un punto di riferimento anche per la produzione di vini spumanti, ciò che serve è marketing, valorizzazione del territorio ed serietà da parte di chi ha intenzione di intraprendere la produzione di spumanti metodo classico, che, a mio parere, non fa per tutti.