Il punto di partenza di un visitatore, nell’ immaginario viaggio alla scoperta del nebbiolo non potrebbe essere altro che la Langa indiscussa patria di questo vitigno; una serie di dolci colline solcate da ordinate vigne che fanno da naturale culla a questo esigente, ma anche generosa uva.
Qui possiamo trovare il nebbiolo nella sua menzione più classica di "Langhe nebbiolo DOC" e “Nebbiolo d’Alba DOC" dove il nebbiolo è vinificato in purezza, gli affinamenti si limitano ad un anno per dare origine a vini equilibrati e con ampi profumi fruttati e floreali con note speziate appena accennate.
Ma è sempre in Langa dove vengono prodotti vini di rara finezza e grande longevità quali il Barolo ed il Barbaresco che nascono appunto da sole uve nebbiolo (in purezza).
Il Barolo DOCG ( che fu scelto come vino di rappresentanza di casa Savoia e per questo detto “il Re dei vini, il vino dei Re” ) segue un rigido disciplinare di produzione che ne prevede la produzione in soli undici comuni attorno all’omonimo comune di Barolo, basse rese per ettaro e un affinamento in cantina di almeno 3 anni (4 per diventare RISERVA) prima di poter essere messo in commercio e due di questi anni devono trascorrere in botti di rovere o castagno. Solitamente la sua veste ha colore granata per i baroli in gioventù, ma non di rado ci potremo trovare di fronte a tonalità aranciate nei vini che saranno in là con gli anni e che sapranno esprimere tutto il loro equilibrio. I profumi solitamente sono improntati su note di frutta matura e spezie, più di rado si spingono a sentori balsamici.
Merita una piccola nota a parte la versione “chinata” del barolo, dove il vino base viene arricchito di spezie (ricetta diversa, personalizzata e rigorosamente segreta per ogni singolo produttore) per dare origine ad un vino da dessert complesso ed assolutamente unico, da provare in abbinamento ad una raffinata sacker tort.
Il Barbaresco DOCG è altrettanto conosciuto ed apprezzato nel mondo e sa abbinare al meglio l’aristocraticità del sui profumi e della sua struttura ad una più naturale bevibilità rispetto al Barolo. Anche qui i colori spaziano dal granata più o meno scarico intrecciato a sfumature aranciate. Fini i profumi fruttati e speziati, con una fine tannicità che lo rende sempre più apprezzabile col passar degli anni.
Tutto questo è il nebbiolo… tante vesti per un unico principe!
