Premesso questo, in collaborazione con un dispensario farmaceutico denominato Greenway Compassionate Relief , una rock star statunitense, Melissa Etheridge, sta preparando una linea di "vini all’infuso di cannabis".
A differenza di altri prodotti contenenti cannabis, specifica la Etheridge, il riscaldamento di quest’ultima non è richiesto per la produzione del suo infuso. Il composto viene creato grazie all’estrazione a freddo svolta durante la fermentazione della cannabis.
Per tale motivo, ribadisce la cantante, gli effetti della sua creazione sono molto meno potenti del semplice fumo o dei famosi biscotti a base di marijuana, i ‘’Pot Brownies’’.
La missione di Melissa Etheridge è il voler modificare il pensiero della società nei confronti della marijuana, e utilizzare il suo vino anche a scopo terapeutico.
Ovviamente le critiche non sono mancate.
Il Dottor Stephen Ross, direttore di NYU’s Addiction Psychiatry Fellowsip, è molto scettico riguardo all’utilizzo del vino a scopo farmaceutico, ancor più scettico se in aggiunta con la cannabis.
‘’La prescrizione di alcol per qualsiasi paziente è altamente sospetta.’’ Avverte Ross.
Il dibattito è ancora aperto, ma la Etheridge, attualmente in tour, non si arrende ed è pronta ad aumentare la produzione in previsione di una possibile attenuazione delle leggi sulla marijuana.
Gli aggiornamenti sulla vicenda non mancheranno.
