I dati dell’ISTAT dei primi nove mesi del 2014 confermano un andamento positivo per le esportazioni italiane in Cina, con una crescita di volume pari circa al 6.2% e con un tasso di crescita annuale delle vendite del 15%. Più in particolare la vendita di prodotti di fascia medio-alta, tra il 2008 e il 2013, è cresciuta del circa 430%, con un’ulteriore incremento previsto entro il 2017 del 60%.
Come accennato in precedenza, prima di giungere a Pechino, Simply Italian Great Wines farà tappa a Tokyo, uno dei più grandi mercati vinicoli nell’area Asia-Pacifico insieme a Cina e Australia.
E’ stata stimata infatti una crescita delle importazioni di vino italiano del 7.6% in valore, e del 5.1% in volume a settembre 2014.
Per tale motivo, l’Italia rappresenta uno dei cinque paesi di riferimento per le importazioni vinicole in Giappone, e uno dei pochi, insieme a Francia, ad aver registrato un andamento positivo nei primi 9 mesi del 2014.
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L’Italia tra i 5 paesi di riferimento per importazione vino
L’inconfondibile fascino e la grande e affermata cultura del prodotto enoico italiano sono diffusi a livello mondiale grazie ai numerosi seminari, approfondimenti e walk-around wine tasting .
Più in particolare, il tour promozionale Simply Italian Great Wines, dopo le ultime tappe in Gran Bretagna e Stati Uniti, proporrà e presenterà il prodotto italiano in Giappone (1 dicembre, Tokyo) e subito dopo in Cina (3 dicembre, Pechino).
Quest’ultima, con ben 21 milioni e mezzo di litri di vino importati a dicembre 2013 (circa 74 milioni di euro), rappresenta il primo paese a livello mondiale per il consumo di vino rosso. Grandi città come Pechino, Shanghai e Guangzhou infatti, oltre a registrare altissimi livelli di consumo, rappresentano il fulcro di tale mercato.
