L’etichetta è molto simpatica e raffigura appunto O Mazzamurello, creatura fantastica della tradizione fiabesca Abruzzese e Marchigiana; si tratta di folletti di montagna rinvenibili anche con nomi simili (ma differenti) in altre zone (anche lontane) d’Italia. Nell’immaginario popolare si annuncia battendo dei colpi con una mazza contro le mura di una casa (murello) per annunciare notizie come la prossima nascita di un bambino o la presenza di un tesoro.

Il Montepulciano viene allevato col sistema della pergola abruzzese e vinificato in acciao per poi maturare per 20-22 mesi in barrique nuove con batonnage sulle feccie fini.

Il vino appare rosso rubino intenso; sentori di ciliegia sotto spirito, pepe nero, spezie, tostato, legno, tabacco e goudron, presenti anche note balsamiche e qualcosa che ricorda il cioccolato.

Gran corpo e struttura equilibrata sono accompagnati da tannini fini e maturi, un vino che si annuncia bussando forte al murello del palato. La persistenza è lunga e vi accompagnerà per svariati secondi.

Io l'ho bevuto accompagnato a un tagliere di salumi e formaggi tipici abruzzesi ed arrosticini; c'è chi invece ha deciso di sposarlo alla Pecora alla Callara.

Al suo cospetto la pur buona annata 2011 sembra impallidire, un vino certamente gradevole, più dolce e rotondo che però appare più acerbo e scarico di aromi e gusto.