Il sistema di raccolta è manuale e prevede la selezione delle uve durante la raccolta.
I mosti ricavati non vengono chiarificati ma trattati mediante decantazione statica a 16°, fermentazione in acciaio a 20° e sosta sui lieviti.
Si, state per bere un rosè! Un rosè nato da un blend di Corinto 60%, Nero d’Avola 40% ed altri vitigni autoctoni 10%.
La cantina produttrice è Tenuta di Castellaro che sorge in un angolo di Paradiso dominato dai quattro elementi che è possibile ammirare alle Lipari; il vino che stiamo per assaggiare è il Rosa Caolino.
Il colore è un rosa brillate e limpido, ottenuto grazie ai ripetuti travasi; il naso è intenso: frutta rossa, ci sento il ribes, la rosa e l’odore della terra!
Al palato è un rosato importante, equilibrato, fresco, sapido e molto minerale; persistente e con una piacevole acidità. Un rosè con questa struttura e persistenza è difficile da reperire: uno dei migliori rosati che io abbia avuto il piacere di assaggiare.
In enoteca lo trovate a circa 20 euro un costo che non tutti sono disposti a pagare per un rosè, ma che vale davvero la pena spendere.
Grazie a Salvo Foti, alla terra siciliana ed a chi ci ha lavorato per averci regalato questo ottimo vino.
Io sono dell’opinione che nei posti belli si fanno i vini buoni!
