- Un cestino di ribes rosso
- Qualche bacca di ginepro
- Qualche foglia di salvia
- Grappa bianca per flambare
- Mezzo bicchiere di vino bianco secco
- Un'arancia
- 40 gr. Di burro
- Pepe in grani
- Sale q.b.
Preparazione:
Scaldare la padella e pestare le bacche di ginepro con il pepe il burro la salvia ed un filo d'olio, rosolare il tutto finchè diventa spumeggiante.
Adagiare i petti ricavati dal germano con la pelle rivolta verso il fondo della padella e cuocerli a fiamma media fino ad ottenere una doratura dopodiché girarli cucinandoli ancora per qualche minuto poi levare i petti dalla padella.
Adagiare quindi il tutto su un piatto coprendo per evitare il raffreddamento.
Adesso versare nella padella il ribes lavato, asciugato e sgranato, cospargere con il fondo bianco, la spremuta d'arancia e il vino sui ribes fare ridurre la salsa della metà. Ora rimettere i petti nella padella alzare la fiamma e dopo poco unire un bicchierino di grappa flambare e chiudere la salsa.
Servire affettando i petti di sbieco e porli in un piatto a ventaglio e cospargeteli con la salsa ottenuta dalla cottura ed il ribes avanzato.
È un rosso DOC - 70% Cabernet Sauvignon - 15% Merlot - 15% Petit Verdot. Da raccolta manuale delle uve, affinato 14 mesi in barriques di rovere francese e altri 10 mesi di affinamento in bottiglia.Si presenta di un bel rosso rubino, al naso si esprime con note di mora e frutti di bosco in confettura, spezie dolci, cioccolato fondente e accenni balsamici, al palato si presenta morbido e fresco con un tannino ben equilibrato dall'alcolicità.
E’ un vino di corpo che risulta interessante per la sua persistenza e la chiusura finale dai ricordi di cuoio more selvatiche e sentori chinati.
Va servito ad un temperatura di 18/20 c* in un bicchiere dal gambo lungo e dal corpo ampio che ben si presti a valutare al meglio questo elegante vino barricato che si abbina molto bene con piatti di carne rossa e selvaggina da piuma e pelo, arrosti e sughi di carne.
Ancora due informazioni per dovere di cronaca
Bolgheri si trova nella costa centrale della Toscana, tra basse colline di cipressi e dai profumi mediterranei rifugio per uccelli migratori e boschi che si estendono fino al mare. Qui nasce questo naturale giardino delle delizie ricco di vitigni ulivi ed alberi da frutto che
inebriano gusto, olfatto e vista, da molti viene considerato come la Bordeaux italiana, sicuramente territorio d'eccellenza per l'enologia italiana che sta creando vini rossi straordinari per presentarli al mondo tra i migliori dando così vita ad uno stile chiamato Supertuscan.
È qui che nel 1999, dopo essersi laureato, Massimo Piccin decise di acquistare un podere in Castagneto Carducci e di iniziare questa affascinante avventura di Podere Sapaio.
La sua filosofia di innovazione e sperimentazione si propone di ricercare nuove espressioni dei vitigni bordolesi nel territorio di Bolgheri al fine di ottenere vini eleganti, longevi e potenti
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Voto del Sommelier per rapporto Qualità/Prezzo